Testimonianze

Le testimonianze dei nostri corsisti.

07/07/2022   Domagoj "Ultimo" Korais

 

"Non si può insegnare un nuovo motivo al vecchio maestro": e invece si può, perlomeno in ambito entomologico.
Nasce così la via "zigzagando tra la sifilide", nuova ascensione sul Piccolo Lagazuoi, cima nei pressi di passo Falzarego.
Già mi aspetto la domanda: "ma scusa, questo non doveva essere un resoconto del corso AR1 appena svolto?", ed ecco a voi la risposta: certo che lo è! Sifilide deriva da syrphidae, simpatico insettino simile a una piccola vespa, notato da molti alpinisti ma conosciuto da pochi. Zigzagando invece è di derivazione più classica e si riferisce alla ricerca più o meno coerente del passaggio sul facile, e di qualche comoda sosta, fatta dal nostro istruttore intento ad aprire la via per i suoi curiosi allievi.
Il corso trasmette proprio questo: attenzione e cura dei dettagli, uniti a una grande dose di goliardia e puro divertimento; attingere direttamente all'esperienza pluriennale degli istruttori è veramente impagabile, un corso consigliato a tutti coloro intenzionati a migliorare la propria cultura alpinistica, a imparare a frequentare la montagna in sicurezza e a fomentarsi di brutto nei momenti di festa. Viva!

 

 

13/04/2020  BATTO

 

Ho partecipato al corso cascate nell'inverno 2018 e al corso AR2 nel 2019. 

Mi sono avvicinato titubante, ma ho concluso entrambi i corsi con grande soddisfazione. Ho avuto la fortuna di legarmi in cordata con forti alpinisti, prima ancora che istruttori CAI, e ho apprezzato molto il fatto di ricevere come insegnamento esperienze personali e non solo nozioni da manuale.

Sembra scontato ma non lo è, quello che ho appreso non sono solo nodi e manovre ma anche esperienze e stili di alpinismo che ora stanno contribuendo a farmi trovare il mio personale modo di andare in montagna.

Continuate così!

 

 

 

19/10/2018 Luca

 

Mi sono trasferito da Torino a Trieste in gennaio 2018. E’ stato subito amore. Non potevo crederci che avevo un parco giochi di falesie così vasto a portata di mano. Ho iniziato subito ad arrampicare da profano quindi non appena sono venuto a conoscenza del corso AL1 non ho esitato ad iscrivermi. E’ stata un’esperienza fantastica, il corso è utilissimo e ben organizzato. Il gruppo è simpaticissimo. L’apice però è stato raggiunto dal multipitch ad Arco! Una scarica di adrenalina difficile da scordare anche grazie a Calice a cui piacciono solo vie “facili” ;). Ora però ho un problema: non riesco a pensare ad altro che all’arrampicata.

Quindi grazie ragazzi per generare nuovi drogati con questa brutta dipendenza.

Ci vediamo al corso AR1

 

27/04/2018 Giovanna Chen

Il corso AL2 in Sardegna è andato oltre la mia aspettativa.

Sono appassionata di arrampicata e un anno fa ho partecipato al corso AR1 di alpinismo. Quando ho visto la locandina di AL2  concentrato in una settimana con multipitch da primo in Sardegna, mi sono subito iscritta sapendo che il direttore del corso è un arrampicatore molto bravo.

In questo corso, non ho solo imparato i nodi necessari e le manovre di soccorso per i multipitch. Ci hanno fatto migliorare la tecnica di arrampicata, abbiamo aperto una via nuova, e abbiamo cercato di andare oltre il nostro limite.

Il corso è stato molto intenso, abbiamo arrampicato in tantissimi posti diversi. I quattro istruttori sono sempre stati disponibili per qualsiasi esigenza che abbiamo avuto.

È vero che in questo corso tutti gli allievi avevano un livello diverso, ma tutti noi ci siamo divertiti e abbiamo imparato tanto dagli istruttori. Grazie di aver organizzato un corso così bello.

Mi auguro che ci saranno altri corsi come questo in posti diversi.

Grazie di cuore

 

 

17/11/2017  Sara Schiavon

Ho cominciato ad arrampicare quasi per sbaglio: Elisa, Nicola e Franz mi hanno portata in val Rosandra per provare. Ho smadonnato, imprecato, sgrifignato, tentato di creare nuovi appigli a suon di inveire: era un 4a. 

Appena sono tornata a terra ho capito immediatamente che dovevo assolutamente continuare, dovevo imparare nuove cose, movimenti, tecniche, imparare a fare sicura. 

Era una magia incredibile... e lo è ogni volta che arrampico. Solo quando torni a terra realizzi che per tutta la via ogni cellula del tuo corpo era protesa verso lo stesso obbiettivo. Nessun dissidio. Non è come fare una salita in montagna dove sputi un polmone e il tuo cervello continua a ciarlare per spronarti o a pensare a qualcosa che ti ha fatto arrabbiare per trovare la forza. Non è come correre, mentre corri pensi, pensi, pensi e ripensi. A meno che tu non sia Bolt credo. 

Mentre arrampichi il tuo cervello è annientato: c’è un perfetto equilibrio tra corpo e mente che ti permette solo e soltanto di fare quello che stai facendo.

Una pace infinita.

Dovevo assolutamente fare un corso col CAI mi dissero.

Purtroppo era primavera e i corsi erano già cominciati, avrei dovuto aspettare un anno. Nel frattempo ogni volta che pioveva mi veniva da piangere perché non potevo arrampicare.

Quel benedetto corso col CAI l’ho fatto alla fine, anzi ne ho fatti due: AL1 e AR1. 

Inutile dire che ho incontrato delle persone incredibili, ricche di vita, ricche di gioia, di generosità, pronte ad accogliere chiunque si dimostri appassionato nella loro grande famiglia sgangherata! 

Ci penso ogni giorno a Kalymnos, ogni giorno penso ad arrampicare. 

E ogni giorno sono grata per aver incontrato persone che ora sono amici. 

Non è indifferente con chi arrampichi, se mi capita di arrampicare con qualcuno che conosco poco mi mancano i “miei  amici del CAI”.

 

 

16/11/2017  Fede 

Ricordo di essere arrivata a Trieste una domenica di gennaio del 2009, in pieno inverno, con i negozi chiusi, la città deserta e battuta dalla Bora, che soffiava incessante in ogni vicolo spostando persone e cassonetti (o bottini, come avrei ben presto imparato). Venivo dal caos e dal caldo della Capitale. “Ma dove sono finita?” ricordo di aver pensato, sconfortata. Mi aspettavano due lunghi anni di università prima di poter tornare a casa. Da quel giorno sono passati quasi nove anni: a Roma sono poi dovuta tornare sul serio (costretta dagli eventi della vita) e ho fatto carte false per tornare qui. Adesso questa città, con tutte le sue contraddizioni, è casa mia. E tanta parte dell’affetto che ho maturato e dei bei ricordi che ho sono legati alla Scuola Emilio Comici. A marzo dell’anno in cui sono arrivata, spinta da tanto amore per la montagna e dalla voglia di crearmi qualche amicizia al di fuori dell’università, ho iniziato un corso di alpinismo su roccia. Ho proseguito con il corso di alta montagna, le cascate di ghiaccio…ho iniziato e non ho mai smesso: certo, con alti e bassi, momenti sì e momenti no, ma il palazzo di via di Donota 2 è diventato, in un modo o nell’altro, la mia seconda casa. Naturalmente ho imparato moltissimo, ho migliorato tecniche, conoscenze e consapevolezza dei rischi e dei miei limiti, e sono riuscita ad arrivare in luoghi che non avrei mai immaginato. Ma la cosa più importante e duratura che mi è rimasta non si trova sui manuali: la passione, che può trasmettere solo chi ce l’ha, che unisce le persone, che sempre ho trovato in tutti gli istruttori e che in un ambiente come quello della scuola diventa contagiosa.

Per questo dopo nove anni sono ancora qui, nonostante siano cambiate tante cose, nonostante gli impegni e una vita con le valigie in mano, che mi sento ancora parte di questa piccola famiglia che è la Scuola Emilio Comici.

 

 

15/11/2017  Giovanna Chen

Ho fatto il corso AR1 nel 2017. Ho 40 anni e soffro fortemente di vertigini e fare questo corso per me voleva dire provare a superare la mia paura di arrampicare in alto.

In questo percorso, insieme con gli istruttori e compagni, mi sono divertita , emozionata ma soprattutto ho sentito la sicurezza che mi hanno dato durante la scalata.

Per me, questo corso è stato un inizio per conoscere la bellezza della montagna. È un corso che consiglio a tutti anche a chi soffre di vertigini come me.

Grazie ancora a tutti voi, ci rivedremo per il corso AR2 2018.